Il cinema racconta l’Olocausto: dieci movie (e una serie) per il Giorno della Memoria

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Ci sono movie entrati nell’immaginario collettivo come quelli di Spielberg e Benigni, ma anche titoli meno conosciuti come il movie d’animazione di Ari Folman o la serie television Transatlantic. Vi proponiamo la nostra guida per Il Giorno della Memoria indicandovi dove potete trovare i movie più interessanti sulle piattaforme e dandovi un importante appuntamento in sala: il 22 febbraio arriva La zona di interesse di Jonathan Glazer. Invece è ora su Raiplay Per un nuovo domani, il movie con Neri Marcoré sulla vera storia di un gruppo di settanta ebrei in domicilio coatto in Garfagnana.

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Steven Spielberg su ‘Shindler’s Listing’: “Temevo non mi avrebbero creduto”

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‘Schindler’s listing’ di Steven Spielberg

Partiamo da Schindler’s listing, capolavoro di Steven Spielberg premiato con 7 Oscar, tra cui miglior movie e miglior regia, che racconta la vera storia dell’industriale tedesco Oskar Schindler, interpretato da Liam Neeson (a pagamento su Apple television+, Rakuten television e Amazon). Nella Polonia del 1939, occupata dai nazisti, l’imprenditore tedesco riuscì a salvare più di mille ebrei dalle camere a gasoline grazie alla sua abilità diplomatica e a un doppio gioco che instaurò con i vertici delle SS. Spielberg (i cui nonni paterni erano ebrei ucraini) raccontò: “A tre quarti del movie cominciai a svegliarmi nel cuore della notte temendo che gli spettatori non avrebbero creduto alla storia che raccontavo”.

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La “bambina con il cappottino rosso” de ‘La lista di Schindler’ 

La paura che il regista dello Squalo e di E.T. non venisse percepito come un narratore di una verità storica portò Spielberg a decidere per quel potente finale in cui molti dei discendenti degli ebrei di Schindler vanno a depositare a Gerusalemme una pietra sulla sua tomba.

Roberto Benigni, vent’anni di ‘La vita è bella’: “Ancora attuale, in un mondo di barbarie e stupidità”

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‘La vita è bella’ di Roberto Benigni

Altro movie culto sul tema è naturalmente quello di Roberto Benigni La vita è bella scritto con Vincenzo Cerami, period il 1997 (in streaming su Netflix e Paramount+). Un movie che ha fatto il giro del mondo (uno dei preferiti di Barack Obama), tre premi Oscar (compreso quello a Benigni consegnato da Sophia Loren nel 1999), capace di tenere insieme il dramma dello sterminio degli ebrei e il tono di commedia che può arrivare a tutti.

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Sei anni dopo il matrimonio di Guido (Benigni) e Dora (Nicoletta Braschi), lui viene prelevato con lo zio Eliseo e il figlio Giosué e portato in un campo di concentramento. Lei, pur non essendo ebrea, resolve di seguirli di sua iniziativa. Nel campo Guido inventa un gioco per cercare di tenere all’oscuro per quanto possibile il figlio dalle atrocità del campo. Il movie ha incassato nel mondo 57,2 milioni di dollari. Adatto anche ai giovani spettatori, accompagnati naturalmente.

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‘Jojo Rabbit’, Scarlett Johansson mamma contro Hitler

Ha vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale il movie di Taika Waititi Jojo Rabbit (Disney+ e chi è a Roma può anche vederlo alla Casa del cinema sabato 27), romanzo di formazione di un ragazzino tedesco durante il nazismo.

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A dieci anni Jojo vive solo con la madre Rose (strepitosa Scarlett Johansson), passa le giornate con il suo amico immaginario, una versione parodia di Adolf Hitler (interpretato dallo stesso regista), che si è creata nella sua mente frutto della propaganda, ma il suo mondo illusorio comincia a sgretolarsi quando scopre che sua mamma nasconde in casa una ragazza ebrea. Adatto anche (e soprattutto) ai giovani spettatori.

‘Anna Frank e il diario segreto’: l’inizio del movie in anteprima

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Il diario di Anna Frank cartoon

Anne Frank e il suo straordinario diario rivivono in un movie d’animazione che unisce il passato al presente, il dramma dell’Olocausto e la crisi dei rifugiati, la generazione della seconda guerra mondiale con i giovani attivisti di oggi. Il regista israeliano Ari Folman (Valzer con Bashir, premiato con Golden Globe e Bafta) ha realizzato un movie pieno di memoria e di speranza come omaggio “ai miei genitori sopravvissuti all’Olocausto”. Il movie Il diario di Anna Frank (su Now e Sky) tiene insieme il passato e il presente.

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Nella casa museo di Amsterdam, direttamente dalla teca dove viene conservato il diario, prende vita una ragazzina dai capelli rossi, ha abiti anni Quaranta e il suo nome è Kitty. Se rimane nel museo è invisibile ai visitatori, che ogni giorno aspettano fin dalle prime ore dell’alba di entrare (e c’è pure Justin Bieber e il suo codazzo di bodyguard), ma se esce dalla casa, portandosi dietro il diario, diventa una ragazzina in carne e ossa. Kitty esplorerà Amsterdam: la scuola Anne Frank, il teatro Anne Frank, la biblioteca Anne Frank… tutto porta il suo nome ma dove è lei oggi? Sulla sua strada incontrerà dei giovani rifugiati che hanno trovato riparo in una casa di periferia ma sono sotto la minaccia di espulsione, fra loro c’è Awa, una bambina fuggita dal Mali in guerra. Adatto anche (e soprattutto) ai giovani spettatori.

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‘Prepare de vie – Un treno per vivere’

Il regista romeno naturalizzato francese Radu Mihaileanu nel ’98, un anno dopo il movie di Benigni, utilizza il genere della commedia per raccontare la storia di un piccolo villaggio dell’Europa dell’Est per sfuggire all’Olocausto. In Prepare de vie (dispoibile su Chili) la storia di fantasia del matto del villaggio Shlomo che racconta ai suoi compaesani di aver avuto una visione in cui gli Ebrei nei territori circostanti venivano prelevati a forza dai militari nazisti. Il consiglio degli anziani resolve la fuga verso la Palestina attraverso un finto treno di deportati. Mih?ileanu aveva proposto il ruolo di Schlomo proprio a Benigni che period però impegnato col suo movie. “L’umorismo come ebreo, è ciò che mi ha fatto sopravvivere – ha detto il regista – che ha salvato la nostra vita e la nostra memoria”.

‘Un sacchetto di biglie’ per non dimenticare – Clip: Il violino

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‘Un sacchetto di biglie’, due fratelli verso la libertà

Dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo (morto nel 2018 a 87 anni), il movie di Christian Duguay (regista anche di Belle&Sebastien – L’avventura continua), con Dorian Le Clech, Batyste Fleurial, Patrick Bruel, Christian Clavier racconta la storia di due fratelli ebrei nella Francia occupata dai nazisti, il gioco delle biglie come metafora di una infanzia serena e spensierata, spezzata dalla violenza della guerra e dalle atrocità delle persecuzioni. Il viaggio è drammatico ma è anche un’avventura per i due ragazzini che non dovranno mai ammettere, per nessun motivo, di essere ebrei. Un sacchetto di biglie è noleggiabile o acquistabile su Apple television+

Adrien Brody premiato a Locarno, il movie culto ‘Il pianista’

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Adrien Brody è il ‘Pianista’ di Polanski

Ha più di vent’anni Il pianista di Roman Polanski (su Netflix e Paramount+), tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Wladyslaw Szpilman, vincitore della Palma d’oro a Cannes e tre Oscar compreso quello alla miglior regia e al miglior protagonista, Adrien Brody. Che interpreta un pianista ebreo polacco nella sua battaglia di sopravvivenza dopo l’invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l’occupazione di Varsavia, la fuga e la sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell’Armata Rossa.

Oscar nel 2009, Kate Winslet non ringraziò Weinstein: “Mi dissero di farlo, rifiutai”

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‘Il lettore’ di Kate Winslet

Premiato anche con l’Oscar a Kate Winslet, il movie di Stephen Daldry The reader – a voce alta tratto dal romanzo Der Vorleser di Bernhard Schlink. Nella Germania del dopoguerra il quindicenne Michael Berg viene sedotto dalla trentaseienne Hanna Schmitz, che prima di ogni rapporto chiede a Michael di leggere advert alta voce un libro. La relazione segna per sempre la vita del ragazzo che la ritrova anni dopo quando scopre che Hanna è sotto processo insieme advert altre donne imputate di aver lasciato morire oltre trecento donne ebree.

‘Transatlantic’, la più grande storia mai raccontata è una serie television tra amore e coraggio

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‘Transatlantic’ e l’incredibile storia dei 2000 ebrei salvati dall’Olocausto

Il pittore Max Ernst, il poeta André Breton, la scrittrice e politologa Hannah Arendt, la collezionista Peggy Guggenheim, il romanziere Heinrich Mann, l’artista Marc Chagall, lo scrittore Walter Mehring, il russo comunista Victor Serge, avversario di Stalin oltre che di Hitler, insieme a moltissimi altri, sono i protagonisti della più grande storia mai raccontata come la definisce la showrunner Anna Winger della serie Transatlantic (sette episodi su Netflix).

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Nel 1940-1941 a Marsiglia, città che faticosamente cerca di sopravvivere schiacciata dal governo collaborazionista di Vichy, due americani il giornalista Varian Fry e l’ereditiera Mary Jayne Gold, si trovano un po’ per caso un po’ per determinazione al centro della storia. Attraverso l’Emergency Rescue Committee, insieme a un gruppo internazionale di giovani, rischiano la vita per aiutare oltre duemila profughi a fuggire dalla Francia occupata dai nazisti. Tra loro molti artisti ricercati dal regime di Hitler, riusciranno a salvarne più di duemila.

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‘La zona d’interesse’ dal 22 febbraio in sala

Occorre aspettare fino al 22 febbraio, ma cominciamo a segnalarvi questo movie che è stato premiato a Cannes, ha conquistato cinque nomination agli Oscar e constituisce un nuovo tassello del racconto dello sterminio. Il regista britannico di famiglia ebrea Jonathan Glazer racconta con lucida freddezza, traendola dal romanzo di Martin Amis, la vita apparentemente normale del comandante del campo di Auschwitz Rudolf Höss (Christian Friedel) e di sua moglie Hedwig (Sandra Hüller).

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Tra scampagnate con i figli, pranzi con gli amici, gite in canoa, feste di compleanno, la vita quotidiana di una famiglia tedesca, ma appena al di là di un muro c’è il fumo dei forni crematori e dal campo arrivano gli abiti, le pellicce, i gioielli degli ebrei sterminati.

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