Leo Gassmann è Franco Califano: “Un grande essere umano che ha sempre ammesso i propri errori”

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Franco Califano non ha mai nascosto il fatto di avere dei difetti e di non essere perfetto. Apprezzo le persone che ammettono i loro errori. Per quanto riguarda le mie radici, oggi è un giorno importante” cube Leo Gassmann, “fare l’attore vuol dire continuare una tradizione che continua da generazioni: è una responsabilità e una grande gioia. Non c’period modo migliore per iniziare”. Dimagrito sei chili, il sorriso aperto, ironico con un’ombra di malinconia nello sguardo, il cantante debutta da protagonista interpretando il movie television Califano di Alessandro Angelini, in onda l’11 febbraio su Rai 1, dedicato al grande artista scomparso il 30 marzo 2013.

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Franco Califano, scomparso il 30 marzo del 2013 

E’ tratto dal libro Senza manette, autobiografia edita da Mondadori, scritta da Califano con Pierluigi Diaco, pubblicata nel 2008. “Questo movie” spiega Gassmann “è un nuovo inizio per me. Mi piacerebbe fare un percorso parallelo alla musica. Per quanto riguarda la recitazione, c’è stata una preparazione teorica e poi fisica. C’è stato un grande lavoro ma non è stato faticoso: quando si fanno cose che si amano, la fatica non si sente”.

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Realizzato da Greenboo Manufacturing con RaiFiction, scritto da Isabella Aguilar e Guido Iuculano, il movie svela l’autore di canzoni entrate nella storia della musica italiana – Minuetto, La musica è finita, E la chiamano property, tante altre ancora – raccontando gli incontri, la vita privata, gli amori. Califano ha avuto una vita complessa, avventurosa, anche autodistruttiva – la droga, il carcere, i rapporti con malavitosi – che non è stata tutta luce. Nel movie si racconta il poeta, l’irresistibile seduttore, non si corre il rischio di averne fatto un santino? “Abbiamo raccontato anche i lati oscuri di Franco” cube Aguilar, “non è stato facile raccontare il suo primo matrimonio, finito così in fretta. Questo movie television sarà tutto tranne che un santino. Abbiamo raccontato Francis Turatello… Il rapporto con lui è stato oscuro e distruttivo per Franco. Abbiamo fatto un grande lavoro di ricerca”.

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“La cosa più difficile” spiega Iuculiano “è trovare una linea guida che renda giustizia a quello che è stato. Il rischio è che si aggiunga qualcosa e si neghi la verità. Per non correre questo pericolo, ci siamo soffermati sul concetto di libertà. Califano ha passato una vita a cercarla. Va alla ricerca della libertà in collegio, si sposa e trova nel matrimonio la prigionia. Ha trovato la libertà nell’arte: il sogno di essere liberi è votato al fallimento. Il suo libro preferito period Il lupo nella steppa”.

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“A dieci anni dalla morte di Califano” cube il regista Alessandro Angelini, “questo movie riaggiusta le cose. E’ stato un grande poeta, un grande paroliere. Il movie period difficile, perché bisognava coniugare l’epoca, renderla credibile: è un movie che racconta un ragazzo, un bambino e un uomo famoso. E’ come se dalla bella sceneggiatura avessimo dovuto creare una mappa emotiva. Leo si è avvicinato a Califano ascoltandolo, con grande umiltà, abbiamo incontrato gli amici di Franco, Antonello Mazzeo e Alberto Laurenti. La domenica prima di girare siamo andati a Ardea e Leo ha portato un fiore a Califano, period il suo modo di entrare nella storia. Questo spiega come ci siamo avvicinati tutti a questo grande personaggio, il futuro serve anche per rimettere a posto le cose. Il movie gli restituisce la giusta collocazione nella scena della musica italiana, dopo anni di imitazioni più o meno divertenti, rideva quando vedeva Fiorello, e actuality”.

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Giampiero De Concilio interpreta Mazzeo, Jacopo Dragonetti ha il ruolo di Edoardo Vianello, Angelica Cinquantini quello di Mita Medici, grande amore di Califano, Celeste Savino è Rita, la prima moglie, Valeria Bono veste i panni di Ornella Vanoni. Per il giovane Gassmann, 25 anni, figlio di Alessandro e dell’attrice Sabrina Knaflitz, e nipote di Vittorio (ha vinto il Pageant di Sanremo nel 2020 tra le Nuove Proposte con Vai bene così e nel 2023 ha partecipato tra i Huge con Terzo cuore), una grande prova in cui si è tuffato con passione. Ha cantato i successi del “Califfo” insieme al gruppo di musicisti storici dell’artista, promosso a pieni voti. Racconta Alberto Laurenti: “Ho riunito i musicisti di Franco, come se stessimo preparando un suo concerto. Al suo posto è arrivato Leo, che è stato bravissimo. Ha ricordato Franco, non l’ha imitato. A Franco sarebbe piaciuto questo movie”. Antonello Mazzeo , amico storico di Califano, che è stato accanto al solid, è commosso: “Questo movie rende giustizia a Franco, che period è una figura omerica. Io non sono un testimone neutrale su Califano, potrei parlare di lui per ore… Abbiamo passato insieme momenti indimenticabili. Tornare indietro di 30, 40, 50 anni e raccontarsi è stato davvero emozionante”.

“Per raccontare la vita di Franco Califano servirebbe una serie con cinque stagioni” cube Gassmann, “abbiamo fatto tutto quello che period possibile, saranno citati anche i suoi monologhi. Le canzoni che accompagnano la storia sono state scelte da Alessandro e da tutta la produzione in modo accurato”. Andrà ospite al Pageant di Sanremo a presentare il movie: cosa farà? “Non si può dire tutto… Questo movie mi ha dato la possibilità di conoscere un grande essere umano, racconta tutto ciò che non è stato raccontato di Franco, è un progetto costruito da persone che gli volevano bene”.

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