Alla superb tocca arrendersi, ma non è un problema, anzi. Per gradimento, resistenza e momenti divertenti di stampo puramente televisivo questo The Flooring – Rai 2 il martedì sera – è la novità di intrattenimento più riuscita negli ultimi tempi. Il legno è di quelli solidi: è un gioco collettivo, lo ha creato John De Mol (Grande Fratello e molto altro) che per molti è un genio del male, ma sempre di genio si tratta.
È l’uovo di Colombo dello present televisivo in forma di gioco, recreation, quiz, ma finché non lo pensa qualcuno si ha un bel minimizzare. Cento concorrenti si sfidano in una specie di risiko per conquistare caselle sul pavimento del titolo e questo è del tutto secondario. Quello che conta è la basicità geniale, appunto, del gioco che è sempre uno soltanto: cambiando materia e argomenti, si proiettano foto di personaggi o situazioni e i concorrenti, sfidandosi uno contro l’altro, devono indovinare velocemente di chi, o cosa, si tratta.
Gli argomenti sono decine, alti, medi, bassi e quindi qualcosa che alla superb interessa lo spettatore sbuca fuori: giocare da casa è semplicissimo – anzi è la base di tutto – e coinvolge, i concorrenti sono di preparazione medio-bassa, ed è un’altra chiave, ma quando si sfidano due bravi ci si diverte – di recente, un match a indovinare il movie mostrando una certa scena del medesimo è risultato quasi entusiasmante.
Capitolo conduzione, i Jackal, ovvero Ciro Priello e Fabio Balsamo, il primo bravo presentatore, l’altro spalla comica con contrappunti e giocando all’indolenza – ma spesso troppo silente a lungo. Non hanno ovviamente esperienza in queste cose, ma alla superb il meccanismo azzeccato, ovvero infernale, del format riesce a renderli efficaci, quanto meno funzionali alla bisogna. Se The Flooring arrivasse a un’edizione deluxe in futuro non ci sarebbe da stupirsi.
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“Il generale Vannacci ha detto che Mussolini period uno statista. Ma lui è fatto così. Un giorno gli hanno chiesto: Hannibal Lecter? E lui: una buona forchetta”. (Fiorello, Viva Rai 2)
