Antonello Fassari: “Torno sul set dei Cesaroni, dopo il successo ci sentivamo come i Beatles. Lavorai con Vanzina e Virzì non mi volle in ‘Ferie d’agosto’: certa sinistra troppo attenta al pedigree”

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Nel fiume di parole, tra l’estrosa questione delle sue origini romano-napoletano-inglesi-siciliane-ciociaro- veneziane-turche e i racconti sul padre, noto penalista, su Luca Ronconi e Eduardo, Mario Monicelli e Paolo Virzì, passano due notizie: Antonello Fassari è a teatro, con Farà giorno di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi, regia di Piero Maccarinelli, insolito confronto tra un ragazzo di destra e un ex partigiano, al Franco Parenti di Milano dal 19 gennaio e dal 30 al Parioli di Roma; a giugno, poi, ed è la seconda notizia, tornerà alla grande alla Garbatella, nei panni di Cesare, il verace fratello di Giulio, a conferma che il nuovo ciclo di puntate di I

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