Morto l’attore Sebastiano Lo Monaco, dal teatro di Pirandello alle serie television

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E’ morto a 65 anni, dopo lunga malattia, l’attore Sebastiano Lo Monaco, volto conosciuto sia al cinema che in television ma legato soprattutto al teatro, direttore per tanti anni del teatro “Pirandello” di Agrigento e del teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, tra i più profondi conoscitori delle opere di Pirandello. Nato a Floridia, in provincia di Siracusa, il 18 settembre del 1958, il diploma all’Accademia d’arte drammatica, le collaborazioni con Enrico Maria Salerno, Salvo Randone, Adriana Asti.

In parallelo all’attività teatrale, Lo Monaco aveva lavorato spesso al cinema e aveva fatto parte del solid di serie televisive di successo. Tra i movie degli anni più recenti lo si ricorda ne I vicerè di Roberto Faenza, in Baarìa di Giuseppe Tornatore, La vita è una cosa meravigliosa di Carlo Vanzina, mentre in television aveva partecipato all’episodio La giostra degli scambi de Il commissario Montalbano, alla miniserie Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo, Il delitto di through Poma, sempre diretto da Faenza.

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Lo Monaco in scena nell”Enrico IV’ di Pirandello

 

Numerosi i messaggi di cordoglio, come quello del regista Davide Livermore: Oh Sebastiano, vola leggero. Ci lascia un grande attore, Sebastiano Lo Monaco”. “In questa stagione aspettavamo il suo ritorno come Odisseo, ma il suo viaggio purtroppo è terminato prima – si legge in un put up del Teatro nazionale di Genova – Salutiamo con commozione Sebastiano Lo Monaco”.

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L’attore nello spettacolo ‘Per non morire di mafia’

 

Così il ricordo dell’ex Presidente del Senato e Procuratore nazionale antimafia e di Palermo Pietro Grasso, oggi presidente della fondazione Scintille di futuro: “Un po’ di anni fa mi chiese di portare sul palco un monologo tratto da un mio libro, ero perplesso ma mi sono fidato del suo intuito e ha funzionato. Per non morire di mafia l’ha interpretato centinaia di volte in teatri e scuole. Da quel momento scherzavamo spesso su come fosse diventato il mio “doppio”: Piero, se non hai voglia di andare da qualche parte, manda me. Tanto ormai racconto i tuoi aneddoti meglio di come fai tu. Stamattina ci ha lasciato. E’ stato un grande attore, lo ricorderò sempre anche come un grande amico”.

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