Stefano Massini e Pierò Pelù condividono l’concept dell’arte che scende in campo, che si sporca le mani, “perché la cultura nasce quando c’è condivisione, quando c’è un’intesa tra il pubblico e l’artista che non sia l’ostentazione di una vetrina, le chiacchiere del convegnuccio o peggio ancora la torre d’avorio, che è la morte dell’arte”. Misero insieme le loro forze all’indomani dei licenziamenti alla Gkn, adesso è la volta degli alluvionati di Campi Bisenzio (e non solo), dove Massini è cresciuto e ancora oggi vive, e dove Pelù ricorda memorabili concerti di Spandau Ballet e Mushy Cell al Manila, negli anni ‘80.