‘Elisa Claps’, su Sky Crime la docuserie sul delitto che ha scosso l’Italia

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È una delle più incredibili storie di cronaca nera italiana: il caso Elisa Claps, che ora diventa una docuserie in quattro puntate prodotta da Sky Italia e Sky Tg24 e realizzata da Chora Media è “una saga che sembra non finire mai, piena di dettagli, di colpi di scena, di sviste inaccettabili”, come l’ha definita Pablo Trincia, autore del podcast Dove nessuno guarda, da cui prende le mosse la serie che sarà trasmessa da Sky Crime.

Una vicenda, e una serie, che si snoda fra colpi di scena, depistaggi, segreti ed errori commessi durante le indagini e che, cube ancora Trincia “è anche stato un viaggio nel dolore di una famiglia perbene, la famiglia Claps, che dopo 30 anni è ancora alle prese con questa storia e con la riapertura della chiesa dove la loro figlia e sorella è stata uccisa e nascosta”.

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Potenza, la chiesa della Trinità dove fu trovata Elisa Claps

 

Dal podcast alla serie television

La storia sarà ripercorsa il 13 e 14 novembre, in esclusiva su Sky Tg24, Sky Crime (la ex Crime+Investigation) e Sky Documentaries e in streaming su Now. Un lavoro che prende le mosse dal podcast dello stesso Trincia, pubblicato in occasione dei trent’anni dalla scomparsa della ragazza di 16 anni.

Una scomparsa inspiegabile

La docuserie è stata scritta a quattro mani dall’autore con Riccardo Spagnoli che ne ha curato anche la regia. Un’inchiesta giornalistica, pensata sin dall’origine come un continuum fra la forma di racconto del podcast e quella del documentario. La serie, in particolare, racconta l’inspiegabile comparsa della giovane studentessa, la mattina del 12 settembre 1993.

Il ritrovamento del corpo

Un mistero che viene risolto, in parte, solo nel marzo del 2010 quando il corpo della ragazza viene ritrovato, ormai mummificato, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, grazie alla segnalazione di alcuni operai che stavano riparando una perdita d’acqua. Quella chiesa, fino a poco prima period stata controllata dal defunto don Mimì Sabia. E gli inquirenti capiscono subito che il sottotetto è stato molto più frequentato di quanto si potesse immaginare.

Gli oggetti ritrovati

Gli investigatori, infatti, ritrovano tanti oggetti lasciati nel corso degli anni da chi ha frequentato quel luogo appartato. Da lì sono passati operai e amanti, anche nel periodo successivo alla scomparsa di Elisa. È evidente che qualcuno deve aver visto e taciuto.

Potenza, la riapertura della Chiesa della Trinità dove fu trovata Elisa Claps

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Il killer: Danilo Restivo

Il 12 settembre 1993, Elisa cube al fratello cube che sarebbe andata a messa, nella chiesa della Santissima Trinità, con un’amica. Incontra invece Danilo Restivo, 21 anni, che da tempo cercava di conquistarla. Sarà lui a ucciderla. Ma nei successivi 17 anni Restivo, che nel frattempo da Potenza si period trasferito a Bournemouth in Inghilterra dove aveva sposato una donna di 15 anni più grande di lui, Fiamma Marsango, uccide ancora.

Il secondo delitto

Il 12 novembre 2002, la vicina di casa di Restivo, Heather Barnett, 48 anni, madre di due figli che lavorava come sarta, venne trovata morta in bagno. Period stata uccisa a colpi di forbice e in mano aveva una ciocca di capelli. Nel corso delle indagini, la polizia inglese, anche grazie advert un’azione coordinata con la polizia italiana, raccolse una serie di show contro Restivo. Fu così che si scoprì che period solito pedinare alcune donne.

Processo Claps, l’avvocato di Restivo: “E’ innocente”

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L’ergastolo

L’uomo venne fermato nel maggio del 2010 e condannato all’ergastolo per il delitto Barnett nel 2011, dopo il ritrovamento dei resti di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa potentina. Proprio in Italia l’8 novembre di quello stesso anno cominciò a Salerno il processo in cui Restivo period accusato di omicidio volontario aggravato nell’ambito del caso Claps. Nel 2014 arrivò la sentenza definitiva di condanna a 30 anni di carcere. Attualmente l’uomo sta scontando l’ergastolo in Inghilterra.

Immagini e testimonianze inedite

Trincia è riuscito a ricostruire la vicenda trovando immagini e testimonianze inedite e documenti processuali accessibili, ma che nessuno fino a oggi, inspiegabilmente, aveva mai richiesto e ottenuto. Per raccontare anche chi fosse Elisa nella vita di tutti i giorni.

Le testimonianze

Davanti alle telecamere sfilano Amie Benguit, sorella di Omar Benguit, condannato per l’omicidio di una ragazza che ha coinvolto come sospettato anche Restivo; Filomena Claps, madre di Elisa; Gildo Claps, fratello di Elisa; Nick Gbadamosi, assolto dall’accusa di essere stato complice di Omar Benguit; Tobias Jones, giornalista investigativo; Fabio Sanvitale, giornalista esperto di chilly instances, Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l’ha visto?; Barbara Strappato, vicequestore della polizia.

Il ricordo di Elisa

L’uscita del podcast Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps ha risvegliato il ricordo di Elisa in città, portando centinaia di persone a riunirsi davanti alla chiesa per celebrarne la memoria.

Gli altri appuntamenti di Sky Crime

Ma quello di Elisa Claps, è solo una delle vicende che propone Sky Crime, che si propone come punto di riferimento del complesso mondo del true crime mantenendo sempre un approccio psicologico.

‘Pagato per uccidere’

Sempre a novembre, da martedì 21, il canale propone la produzione originale Pagato per uccidere: quattro casi di persone che, portate dalla disperazione o dalla tentazione di liberarsi velocemente di qualcuno, hanno assoldato killer non professionisti, ma non meno privi di scrupoli, per eliminare chi gli stava rendendo la vita impossibile. Come il caso di Ilenia Fabbri, la donna uccisa da un sicario ingaggiato dall’ex marito.

Violenza sulle donne

Dal 24 novembre, ereditando il decennale impegno sociale di Crime+Investigation, arriva la seconda stagione della serie #ScrivimiQuandoArriviACasa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Sei storie di violenze raccontate a volte dalle stesse protagoniste, un viaggio toccante che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema ancora purtroppo molto attuale.

‘Mostri senza nome – Firenze’

Prossimamente, dopo le stagioni dedicate a Roma, Milano, Torino e Genova, Sky Crime proporrà Mostri senza nome – Firenze, una produzione originale con Matteo Caccia dedicata ai chilly case più oscuri che hanno sconvolto il capoluogo toscano.

La strage di camorra

E ancora, lo speciale La strage di San Gennaro, sui fatti cruenti di Castel Volturno in cui furono uccisi, per mano della camorra, sei immigrati africani, o il docu-film Alberto Genovese, sulla vicenda dell’imprenditore condannato per violenza sessuale.

La storia di Luciano Gaucci

E infine Quando arriva il temporale – la storia di Luciano Gaucci, un documentario su luci e ombre giudiziarie dell’ex presidente del Perugia Calcio, un uomo che ha segnato il calcio italiano.

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