Fabio Fazio sul Nove parte dal conflitto in Medio Oriente. Segre: “Un tempo che credevo di non rivivere”

0
127
fabio-fazio-sul-nove-parte-dal-conflitto-in-medio-oriente.-segre:-“un-tempo-che-credevo-di-non-rivivere”

Debutto sul Nove per Fabio Fazio e la sua squadra. E si parte dalla tragedia che ha colpito il Medio Oriente. Il momento più drammatico con l’intervento della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah.

“Ti ringrazio con tutto il cuore, una grande fatica per te”, le ha detto Fazio nel presentarla al pubblico che l’ha accolta con un grande applauso.“Quanto sta accadendo oggi in Israele e in Palestina è qualcosa che ti porta a un tempo lontano, che io credevo non avrei vissuto più. La vita mi aveva portato false speranze”, ha raccontato Segre. E ancora: “Oggi è molto difficile non avere paura, però è più forte di me, io voglio essere libera e non avere paura, questa è l’eredità morale che lascio ai miei figli e ai miei nipoti”.

“Quando sono entrata in Senato – ha continuato – ho subito pensato che quello che volevo lasciare di me, di bello e di interessante, period quella Commissione contro l’incitamento all’odio”. Quindi ha raccontato che questa nuova guerra, “l’odio dimostrato da ambo le parti” è “una cosa terribile che non mi fa dormire e mi fa sentire incapace e impossibilitata a fare niente per nessuno”.

“C’è una scelta tra odio e di vendetta: io – ha aggiunto Segre – l’ho fatta prestissimo questa scelta, decidendo che non sarei stata come i miei assassini”. Poi Fazio e Segre hanno parlato del significato della “mitezza”, parola che la senatrice aveva pronunciato nell’Aula di Palazzo Madama al Senato. “Mitezza è una parola talmente lontana da questi tempi che io stessa mi sono detta ma ‘come mi è venuta in mente questa parola’, pronunciata in quelle sacre stanze dove aleggiava il conflitto”.

Nel ricordare il rastrellamento al ghetto di Roma, avvenuto giusto 80 anni fa (period il 16 ottobre del 1943) la senatrice ha ricordato: “Io quel giorno non sapevo nulla, ero nascosta da amici, non conoscevo romani portati advert Auschwitz. Poi ho conosciuto Graziella Coen, una ragazza romana che mi raccontò come erano andate le cose. La cosa più strana è che i miei nonni materni erano a Roma quel giorno a casa di chi fu rastrellato, ma i tedeschi non avevano i nomi dei miei nonni e loro si salvarono miracolosamente…e furono tra i pochi della mia famiglia che si salvarono”.

Tra gli ospiti di Fazio, Michele Serra: “Cominciamo in un momento particolarmente difficile del nostro mondo e del nostro tempo. Abbiamo deciso di cominciare per trovare le parole giuste chiamando Michele Serra” il quale ha voluto fare gli auguri a tutti quanti “che ne abbiamo bisogno”.

E dopo l’intervento di Serra è arrivato il collegamento con lo scrittore israeliano David Grossman che ha parlato del conflitto in Medio Oriente, della paure, del terrore del futuro e di quello che sta accadendo.

Diversi i toni dei primi minuti del programma. L’introduzione della trasmissione, che ha traslocato dalla terza rete Rai sul Nove, è stata affidata a Nino Frassica. Che si è messo a curiosare tra i camerini, insieme a Fazio, per poi ironizzare: “Che differenza c’è tra Che tempo che fa su Nove e quello su Rai 3? Sei”.

112351094 e3d1fe3b c41f 4fed a3d6 f6b174c21d13 - Fabio Fazio sul Nove parte dal conflitto in Medio Oriente. Segre: “Un tempo che credevo di non rivivere”

.

Dopo Frassica, Fazio ha dato il by way of alla trasmissione, la ventunesima edizione di Che tempo che fa: “I pesci alla wonderful ci sono, possiamo cominciare. Buonasera, siamo sempre noi. Grazie al canale Nove e al gruppo Discovery che ci ha dato uno nuova casa”, salutando Filippa Lagerback. “La squadra è la stessa, è tutto uguale, non è cambiato nulla. Si ricomincia”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here