Morto Adriano Fabi, storico supervisor di Renzo Arbore

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È morto oggi a Roma, dopo una lunga malattia, Adriano Fabi, storico produttore musicale, supervisor, artista multiforme. Fratello di un altro grande produttore italiano, Claudio Fabi, padre del musicista Marco Fabi, zio del cantautore Niccolò Fabi, marito di Sabina Arbore, sorella di Renzo Arbore, Adriano Fabi ha, nei tanti anni in cui ha frequentato il mondo della musica e dello spettacolo, segnato con la sua preparazione, la sua classe, la sua gentilezza, il suo ingegno e la sua ironia, un pezzo di storia dell’intrattenimento e della cultura italiane.

Come produttore ha firmato non solo gran parte del lavoro discografico di Arbore, curandone come Renzo stesso ha ricordato, gli arrangiamenti, ma anche moltissimi altri lavori discografici di artisti piccoli e grandi. Ha realizzato produzioni televisive e teatrali (una delle più recenti è stata la Pino Daniele Opera con la direzione di Paolo Raffone), concerti e pageant, i tour di Arbore e dell’Orchestra Italiana in tutto il mondo, ha firmato colonne sonore (Mark il poliziotto spara per primo del 1975, L’importante è non farsi notare del 1979), sigle televisive (sua la sigla di Fantastico 6), canzoni divertenti che hanno fatto epoca (Fatti più in là delle Sorelle Bandiera), e brani per star televisive (come Lorella Cuccarini e Heather Parisi, ma anche comici come Maurizio Ferrini), ha lavorato con tantissimi autori, da Bruno Lauzi a Maurizio Fabrizio, solo per citarne alcuni, e non ha mai smesso di ‘pensare’ nuove cose, fino all’ultima produzione di pochi mesi fa, 1 like por favor di Nuevo.

Ma Adriano Fabi non period solo ‘divertimento’, period un vero appassionato di musica, conoscitore della grande canzone italiana come di rock, di jazz, e autore raffinato: con lo pseudonimo di Onward ha scritto anche due bellissime canzoni, nel 1971, per Demetrio Stratos, Daddy’s dream, e Because you’ve been gone, nel breve passaggio del cantante alla Numero Uno di Battisti e Mogol, la prima delle quali, oltretutto, fu ripresa addirittura da Mina l’anno seguente, con un testo in italiano e il titolo L’abitudine.

Non si è mai fermato, anno dopo anno, quando non c’period nulla da fare qualcosa se la inventava, ha attraversato più di quarant’anni di televisione, teatro, cinema e musica, da protagonista, senza però mai cercare le lui e della ribalta, un perfetto ‘sideman’ che lavorava con grandissima passione per fare in modo che ogni sua produzione, spettacolo, evento, fosse non solo ‘perfetto’ (cosa ovviamente impossibile) ma soprattutto che l’atmosfera attorno a lui fosse buona. Perché Adriano Fabi period affabile, garbato, preciso, simpatico, anche quando le cose non andavano per il verso giusto.

Il grande pubblico lo ha visto e apprezzato anche sul palco del Pageant di Sanremo, quando alle spalle di Renzo Arbore per eseguire l’indimenticabile “Il clarinetto”, c’erano quattro ‘giovanotti’ di bell’aspetto, uno dei quali, Adriano Fabi appunto, ‘suonava’ il contrabbasso. Fabi è stato un personaggio fondamentale del ‘clan’ di Renzo Arbore, sempre al centro delle produzioni dei programmi televisivi più belli, da Doc a Quelli della notte, fino alle più recenti esperienze nel net con il canale Renzo Arbore Channel, sempre attento a ogni innovazione, sempre interessato a trovare nuovi talenti, sempre in sintonia con il ‘celebre’ cognato del quale è stato per quasi quarant’anni un’insostituibile ‘spalla’.

(I funerali si svolgeranno lunedì 2 ottobre alle 11.30 nella Basilica San Camillo De Lellis, in By way of Piemonte 41.)

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