Woody Allen a Venezia: “Se qualcuno mi dà i soldi per un nuovo movie alle mie regole, vado anche in Islanda”

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VENEZIA – A 87 anni, al suo cinquantesimo movie, dopo 56 anni di carriera da regista e ancora di più di quella da sceneggiatore Woody Allen sembrerebbe pronto per andare in pensione. Coup de probability, presentato oggi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, potrebbe essere il suo ultimo movie. A Selection il regista newyorkese ha confessato che sta pensando di ritirarsi per la difficoltà di reperire i fondi per produrre i suoi movie (in America è osteggiato dopo che le accuse di sua figlia Dylan sono tornate alla luce in seguito al MeToo): “Avrei ancora tante idee ma non so se ho l’energia per andare in giro a cercare i finanziamenti”. 

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(afp)

Però poi quando incontra i giornalisti in sala stampa, forse grazie anche ai calorosi applausi che ha ricevuto, sembra molto più possibilista per quello che riguarderà il suo futuro da cineasta. “Ho una buona thought per un movie ambientato a New York – cube – quindi se qualcuno viene fuori dall’ombra e si propone di produrmi un movie accettando le mie folle regole: cioè che non può leggere la sceneggiatura, mi dà i soldi e basta, ecco se accetta questa follia allora lo farò. Se ricevessi una telefonata per fare un movie in Islanda o avessi un’thought per fare un movie in tedesco lo farei. È stato così bello lavorare in Francia che cercherei di farlo, se avessi ancora un’occasione”.

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Quest’ultimo movie (nelle sale italiane il 6 dicembre), girato in Francia come già diversi suoi precedenti da Midnight in Paris a Magic within the Moonlight, racconta di Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud) sembrano la coppia ideale: sono entrambi professionalmente affermati, vivono in uno splendido appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi e sembrano innamorati esattamente come quando si sono conosciuti. Ma quando Fanny si imbatte per caso in Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo che period innamorato di lei da adolescente, viene travolta dalla passione e medita di lasciare il marito. Nel solid anche Valérie Lemercier nei panni della madre di Fanny. 

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A chi chiede come è nata l’thought di girare un movie in francese, Allen risponde: “Avevo scritto il movie pensando a due americani che vivono a Parigi, ma poi ho pensato, per il mio cinquantesimo movie, di regalarmi un movie in francese. Non è stato difficile perché anche vedendo un movie parlato in giapponese puoi capire se la recitazione è buona, se è naturalistica o sopra le righe, poi avevo chi mi ha aiutato. Quando ero giovane i movie che mi hanno più influenzato erano di autori francesi, italiani, svedesi, vedendo quei movie ho capito che volevo fare il regista. Volevamo tutti essere europei e fare cinema come loro. Tutta la mia vita ho provato a fare movie così, mi sono divertito tantissimo come fossi un filmmaker europeo. Ho ammirato tanto Truffaut, Renoir, Godard e volevo unirmi a questo gruppo, ho trovato aiuto ed ecco il movie”. 

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(afp)

“Sono stato molto fortunato tutta la mia vita – cube il regista quando gli si chiede che valore abbia avuto la fortuna nella sua vita –  ho avuto due genitori molto bravi, dei buoni amici, una moglie meravigliosa e due figlie. Tra pochi mesi avrò 88 anni e non sono mai stato in ospedale. Quando ho iniziato a fare movie le persone hanno enfatizzato tutti i lati positivi del mio lavoro e sono stati molto generosi, ho avuto molta fortuna coi movie e ho ottenuto più attenzione e premi più di quanto meritassi. Almeno fino a oggi, speriamo ancora fino a oggi pomeriggio”. E sul tema della morte, un grande classico della sua filmografia, cube: “Con la morte c’è poco da fare, è una brutta storia. Non esiste una vera by way of d’uscita né attraverso la scienza, né la filosofia e neppure l’ironia. Alla advantageous del movie invitiamo a non pensarci troppo e io sono convinto che sia la cosa migliore da fare”.  

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