Nel vastissimo catalogo di Frank Zappa, Apostrophe (!) è un caso particolare: è stato un disco di successo, per quanto possa essere ‘di mercato’ la musica zappiana. Quel disco, pubblicato nel 1974, compie 50 anni: in occasione del cinquantennale, l’album viene ripubblicato il 13 settembre in una versione tremendous deluxe.
Fu il primo disco d’oro di Zappa negli Stati Uniti, raggiungendo il numero 10 della Billboard 200. Il singolo Do not Eat The Yellow Snow entrò nella High 100 Hits di Billboard ed il successo di Apostrophe (‘) portò con sé una nuova consapevolezza per Zappa diventando un punto di riferimento per molti appassionati che scoprirono la sua musica grazie a questo disco.
In occasione del 50° anniversario, Zappa Information e Common Music pubblicano una versione ampliata, un field set (cinque CD e un Bluray Audio) che contiene l’album originale rimasterizzato da Bernie Grundman, outtake inedite in studio tratte dagli archivi zappiani (The Vault) e due concerti inediti registrati nel 1974. Il Blu-ray contiene una nuova rimasterizzazione in vari formati hi-res, nuovi remix Dolby Atmos e il Quadraphonic combine del 1974 realizzato dallo stesso Zappa, che torna disponibile dopo 50 anni. Il libretto incluso comprende notice bio-discografiche di Simon Prentis e del Vaultmeister Joe Travers, oltre advert immagini inedite tratte dall’archivio di Sam Emerson, il fotografo che scattò l’iconica immagine di copertina.
Apostrophe (!) venne pubblicato il 22 aprile 1974 e ottenne subito un notevole successo: fu aiutato probabilmente dalla concomitanza col tour del ‘decimo anniversario’, che iniziò due giorni dopo la pubblicazione e proseguì fino a metà agosto. L’album conquistò il disco d’oro, riuscendo a piazzarsi nella prime 10.
Apostrophe (!) metteva insieme incisioni realizzate con la formazione dei Moms of Invention di allora e altre che risalivano ai tempi di Scorching Rats: la title monitor period frutto di una jam session registrata nel settembre precedente agli Electrical Woman Studios di New York e a cui prese parte anche Jack Bruce.
Parlando del successo del disco, Zappa dichiarò: “Fu un caso, una stazione radio di Pittsburgh prese Don’t Eat The Yellow Snow, la tagliò…riducendola a tre minuti e la inserì nella programmazione: uno dei dj la considerò una canzone all’ultima moda e la mando subito in onda trasformandola in una successo. In ogni caso si trattò di una cosa che la la casa discografica non aveva mai previsto, e nemmeno io avrei potuto prevedere… secondo me il merito va tutto a quel dj”.