Dopo anni di smentite, liti, sospetti e veleni, la reunion degli Oasis è finalmente ufficiale. Ma la storia dei grandi ritorni delle band più leggendarie dell’epopea rock è lunga e piena di colpi di scena e ritorni di fiamma tanto improvvisi quanto (spesso) fugaci. Ecco alcuni dei casi più celebri:
Pink Floyd
Prima delle liti ormai epocali tra Roger Waters e David Gilmour e della scomparsa di Rick Wright, la band fece immaginare ai milioni di fan sparsi nel mondo un futuro luminoso, complice la reunion del luglio del 2005 in occasione del Stay 8. Le speranze andarono deluse: i rapporti tra Waters e Gilmour sono ormai ridotti a una lunga lite a distanza. No future for them, direbbe Johnny Rotten.
Led Zeppelin
Dopo la morte di John Bonham, datata settembre 1980, i tre superstiti giurarono che la leggenda del dirigibile period chiusa per sempre. Poi, nel 1985, furono travolti dal ciclone Stay Help e tornarono sul palco con Phil Collins alla batteria: l’esibizione fu tutto tranne che memorabile. Molto meglio nel 2007, alla O2 di Londra, con il figlio di Bonham al posto del padre. Una notte da report, con 20 milioni di biglietti richiesti. Anche in questo caso, però, non ci saranno bis: Robert Plant non ne vuole sapere, nonostante le offerte faraoniche.
Rem
Dopo la wonderful ufficializzata nel 2011, Michael Stipe e soci hanno sempre respinto qualsiasi ipotesi di ritorno: “Servirebbe il passaggio di una cometa”. Però, pochi mesi fa, si sono presentati al Marriott Marquis Resort di New York per festeggiare il loro ingresso nella Songwriters Corridor Of Fame. A sorpresa, hanno preso gli strumenti e by way of con Shedding My Faith, il loro greatest vendor. Gli adoratori hanno ripreso a sperare.
Police
Sting, Andy Summers e Stewart Copeland litigavano a bestia, anche se oggi negano di essere mai stati davvero in collera tra loro. La storia period finita nel 1984, ma nel nel febbraio 2007 i Police aprirono la serata di premiazione dei Grammy Awards eseguendo Roxanne. La reunion durò poco, il tempo di un tour: il 7 agosto 2008 la band tenne il suo ultimo concerto al Madison Sq. Backyard di New York, a cui assistettero oltre 20.000 fan. Curiosità: nessuno dei tre scarta a priori l’ipotesi di un ritorno.
Weapons n’Roses
Loro resistono, anche se con i loro tempi molto dilatati. Nati nel 1985, si sono separati nel 1994, dopo diversi anni di litigi e discussioni. La reunion dei Weapons N’ Roses, è arrivata nel 2016. La formazione, che ha visto Axl Rose di nuovo accanto a Slash e Duff McKagan, sembrava destinata a una breve vita: a preoccupare period il carattere irascibile di Axl. Straordinariamente, il trio ha resistito e il Not in This Lifetime Tour è stato il terzo tour più redditizio della storia della musica. Ora Slash ha annunciato un nuovo album: le previsioni parlano del 2025, ma vai a sapere.
Genesis
Il primo, grande ritorno è datato 2 ottobre 1982: Peter Gabriel, che aveva detto addio ai suoi compagni nel 1975, torna sul palco insieme a loro per un concerto unico e irripetibile. La seconda puntata della reunion in trio (Michael Rutherford, Tony Banks, Phil Collins) è datata 2020: un nuovo tour, che con tutta probabilità sarà l’ultimo. Collins non gode di buona salute: potrebbe incidere nuova musica, ma il palcoscenico sembra ormai un ricordo lontano.
Beatles
Anche se solo virtuale e figlia della tecnologia, è una reunion che ha comunque scaldato i cuori: due canzoni (Free As A Fowl nel 1995 e Now And Then nel 2023) che hanno rimandato indietro gli orologi della Storia. Suggestioni e brividi: l’concept di Ringo e Paul e degli eredi di George e John ha messo d’accordo tutti. Con qualche lacrima.
Take That
Una lunga teoria di saluti e ritorni per una delle (ex) boy band più amate di sempre. Robbie Williams (uscito nel 1995, poi rientrato nel 2010, poi di nuovo out) e Jason Orange non ci sono più, ma i tre supertisti Gary Barlow, Howard Donald e Mark Owen non mollano. E nel frullatore del pop, nessuna sorpresa può essere esclusa a priori.