Tra le persone presenti oggi nell’Aula Paolo VI, per l’udienza generale di Papa Francesco, c’period anche il regista Martin Scorsese. “Continua il dialogo tra Martin Scorsese e Papa Francesco. Due uomini di genio ed esperienza per i quali la figura di Gesù ha un fascino e un valore straordinari”, commenta su X padre Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
Il regista, cut back dal successo di Killers of the flower moon, sta preparando un movie tratto dal romanzo Vita di Gesù pubblicato nel ’73 dall’autore giapponese Shasaku Endo, scomparso nel ’96 a 73 anni. Di questo romanziere convertito al cattolicesimo all’età di undici anni il regista americano aveva già usato in passato un suo romanzo del ’66, Silenzio, diventato un movie storico nel 2016, Silence, con Andrew Garfield e Adam Driver.
D’altronde l’ispirazione per il movie period venuta proprio dopo un incontro che Scorsese ha avuto con il Papa l’anno scorso, e con la partecipazione alla conferenza dal titolo The International Aesthetics of the Catholic Creativeness, organizzata a maggio dalla rivista Civiltà cattolica in collaborazione con Georgetown College. All’incontro avevano partecipato una quarantina tra poeti, narratori, sceneggiatori e registi arrivati da tutto il mondo.
A proposito di cinema, Scorsese aveva raccontato della sua ammirazione per l’immediatezza del Gesù de Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, dell’esperienza e del significato de L’ultima tentazione di Cristo e dello step successivo nella sua ricerca sulla figura di Gesù rappresentato dalla realizzazione di Silence.