All’alba di quella notte la ragazza torna casa nella Roma di Piazza di Spagna: una città motionless e vuota, coi colori freddi dell’inizio del giorno che scolorano; ha addosso un abito rosso stropicciato, il bel viso innocente segnato dalle lacrime di una lunghissima notte, e cammina come pregando, mentre da lontano una leonessa che già l’ha impressionata a Cinecittà, la segue come un avvertimento, un minaccia, per poi accostarsi e mettendosi al suo fianco, camminandole vicino, indifferente.