Al centro di Oppenheimer c’è il rapporto e il conflitto tra due determine: Robert Oppenheimer e Lewis Strauss, il padre della bomba atomica e l’uomo che ne ha distrutto l’immagine pubblica. Un duello di bravura che rappresenta lo snodo per le carriere di entrambi gli attori, che abbiamo incontrato a Parigi a luglio, pochi giorni prima della proclamazione dello sciopero degli attori di Hollywood.
Per Cillian Murphy, quaranta titoli — da 28 giorni dopo a Il vento accarezza l’erba — e una popolarità raggiunta con la serie Peaky Blinders, si tratta del primo ruolo da protagonista in una gigantesca produzione hollywoodiana. Per Robert Downey Jr. è il ritorno al cinema d’autore dopo la morte di Tony Stark e la high quality della milionaria fase Marvel, E già si parla di candidatura agli Oscar per i due attori, protagonista e non. Con Nolan Cillian Murphy ha fatto cinque movie, tra cui Inception e Dunkirk: in rete c’è il suo provino col costume da Batman, ruolo andato a Christian Bale, a lui è toccato quello di da Spaventapasseri. Nolan ci ha raccontato: «Cillian è uno dei grandi attori della sua generazione. È stata una grande emozione poterlo chiamare e dirgli “ho il ruolo da protagonista”. Somiglia a Oppenheimer: gli occhi e la qualità ultraterrena dello sguardo. E sa far guardare il pubblico attraverso i suoi occhi».

Con Robert Downey Jr. il presidente della Commissione per l’Energia Atomica, non c’erano trascorsi, «volevo lavorare con lui da anni» racconta il regista. «Il personaggio di Strauss è complesso, ansioso dell’approvazione della comunità intensifica, anche perché autodidatta, che si period sentito umiliato da Oppenheimer. Robert gli ha dato tanto, fino a perdercisi dentro. Il problema con lui è che è talmente carismatico, una grande star del cinema che ci si scorda che attore incredibile sia». Murphy si è donato completamente, ossessivamente. Si è allenato con il fisico Kip Thorne per memorizzare equazioni e concetti del progetto Manhattan: «Non ho mai visto un sacrificio più grande di un attore nella mia carriera», testimonia Downey Jr. Murphy ricambia, «Robert è l’attore migliore con cui ho lavorato, imprevedibilmente brillante. Per prepararmi ho letto e visto tanto su Oppenheimer. Ho iniziato presto a modellare l’aspetto fisico, la voce, la silhouette iconica. Ma non cercavo il mimetismo».

Su Lewis Strauss c’period molto meno materiale, spiega Robert Donwey Jr: «È stato in qualche modo sepolto dalla storia, per ovvie ragioni. Mi è bastato tornare advert ascoltare le sue audizioni, al periodo storico, da cui sono affascinato. Nolan è capace di rendere un blockbuster estivo un movie su grandi temi storici e scientifici. Ma sa anche trasformarlo in un racconto pieno di sfumature sui rapporti umani. In questa sua versione Strauss, l’arcinemico fragile di Oppenheimer, si sente offeso per tre volte e poi parte essenzialmente per una missione che distruggerà se stesso».